Il 24 Novembre 2017 è uscito Signore e signori, buonanotte il mio quarto album solista (quinto, se contiamo anche “Io dissento – Storia di un impiegato” pubblicato con lo pseudonimo na1ke), a due anni di distanza dall’ultimo, “Sogni fatti a mano”.
In questo lasso di tempo ho avuto delle bellissime esperienze, come aver trovato la famiglia dei Sons of Babel e aver realizzato con loro “The Mechanism”, oppure un progetto come “Eredi della Sconfitta” di Fronte Unico insieme al fratellone Mekis.
Ma era qualche tempo che questo disco mi girava in testa, praticamente da quando ho visto il film originale del 1976 “Signore e signori, buonanotte”, realizzato dalla Cooperativa 15 Maggio. C’era qualcosa nella sua realizzazione ad episodi che lo rendeva praticamente perfetto per la realizzazione di un album musicale. “Ogni episodio un pezzo”, ho pensato. Rimaneva qualche punto oscuro, ovviamente.
Il lasso di tempo, innanzitutto. Come rendere attuale un film realizzato 40 anni prima? Un film ambientato nell’Italia degli Anni di Piombo, prima di Moro, appena dopo Piazza Loggia, prima della Strage di Bologna e di Ustica.
In realtà è stato più semplice del previsto.
Gli argomenti di discussione non sono cambiati poi molti in questi quarant’anni. E questo la dice lunga sull’evoluzione politica e sociale attraversata dall’Italia in questi ultimi decenni.
L’intenzione era quella di riprendere, oltre alla trama e alla struttura del film, anche l’idea su cui si basa la realizzazione del film: l’idea di cooperativa, in cui compaiono moltissimi registi di sinistra dell’epoca, come Monicelli o Scola.
Da qui l’idea di coinvolgere il maggior numero di persone possibile: partendo dal tappeto sonoro, e quindi dai beatmakers da coinvolgere nel progetto. Ho lavorato quindi con tutti i produttori con cui ho collaborato in passato: la musica è stata curata da Twofunk, Loopin, El Veterano, Mekis… E Zorba. Dopo anni di inattività mi sono rimesso alle produzioni e il beat che ne è uscito mi ha sorpreso molto.
Quindi coinvolgere le persone da mettere al microfono, come attori/registi in questa assurda giornata televisiva, a partire dai fratelli più vicini: Supa Kala, El Veterano e Bert dai Sons of Babel. Ma non finisce qui: Poison, Shaq Hanubi, Mosca Bianca, Bindi, Rapsod e Neko.
Neko non poteva certo mancare. C’è dal giorno 0, da quando ho cominciato a fare rap 16 anni fa, ed è presente in tutti i miei album solisti.
Mancava soltanto un filo conduttore che rendesse credibile la giornata televisiva. Una sera ho incontrato Alfredo Masi, attore teatrale e boss della voice over del Cockroach Int. Production (etichetta di cui faccio parte e per cui è uscito l’album, assieme a Linea di Confine). Sarebbe stato il mio uomo. Ovviamente conosceva il film. E ovviamente l’idea di fare un tributo a Mastroianni l’ha esaltato da subito.
Il risultato di queste collaborazioni lo potete già trovare online sui principali digital store. Il risultato è “Signore e signori, buonanotte”, un album da ascoltare in cuffia dall’inizio alla fine, per concedersi un viaggio all’interno di una televisione diversa.
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