Ho conosciuto Loopin nel 2011, quando stavamo presentando il Made in Brescia Volume 3 a Verolanuova. Me l’ha presentato 2funk. Dopo una settimana mi ha fatto sentire un pò di beat che aveva fatto, tra cui questo. Era talmente una bomba che in meno di un giorno avevo scritto tutte le strofe e il ritornello, e la settimana dopo siamo andati a registrarlo in quello strano posto a Prevalle che sarebbe poi diventata La Stanza dove si trovano ancora adesso i Sons of Babel.
I sogni che facciamo oggi sembrano sempre di più preconfezionati; mass-media e social network ci forniscono quello di cui abbiamo bisogno, il capitalismo ci spinge in crisi d’astinenza di cose da acquistare, da possedere. Da dimenticare. La politica è un circo che guardiamo, divertiti dai loro eccessi, dalle loro uscite, dalle loro dichiarazioni, senza più pensare a ciò che rappresentano né alle idee e ideologie che portano avanti. Forse perché dietro i nostri politici c’è poco o nulla, a parte interessi particolari e soldi, soldi, soldi.
In questo pezzo volevo contrapporre questi sogni prefabbricati ai sogni fatti a mano, quelli che ci costruiamo da soli, quelli che coccoliamo e modelliamo fin dall’infanzia; fino a che non li realizziamo, o fino a che non smettiamo di sognare.
I sogni prefabbricati cadono alla prima scossa di terremoto, i maglioni fatti a mano della nonna resistono per generazioni.
Testo di “Sogni fatti a mano”
Su le mani in aria/ è il gatto matto che ritorna/ un decennio di beats/ e resto ancora alla porta/ e tu non giri sotto scorta/ ti credi il king del ghetto/ in bilico sul potere del lato oscuro della Forza/ siete ancora li con gli scazzi sui dischi/ quest’Italia cade ai pezzi e voi ancora li coi dissing/ restiamo poveri cristi/ a spartirci le briciole/ di tavoli sempre più grigi e più tristi/ chiurghi plastici coi bisturi sui tuoi disturbi psichici/ vivo in paradisi chimici/ di droghe, puttane e croci/ piove Vaticano anche sui laici/ e tu non chiamarli cattolici/ i cristiani non stuprano chierici/ è una rivolta si ma come quella di Gandhi/ è il ritorno di Silvio/ sic transit gloria mundi/ la Rivoluzione è il partito di Sgarbi/ tu hai solo sogni fatti a mano come quando ti masturbi/
Un altro passo falso/ un altro sogno infranto/ un’altra notte in bianco/ un altro giorno stanco/ Un giorno lontano/ farò un primo passo mosso piano/ vivo fiero i miei sogni sogni fatti a mano/ Un altro passo falso/ un altro sogno infranto/ un’altra notte in bianco/ un altro giorno stanco/ Un giorno lontano/ farò un primo passo mosso piano/ vivo fiero i miei sogni sogni fatti a mano
Smonto pensieri/ come cazzo di Lego/ nei sogni veri ci spero/ nei vostri sogni ci annego/ io non divento un altro amico del marito di Costanzo/ tu vivi sogni nell’etere come Raoul e Gonzo/ cerchi il sesso l’amplesso/ innovazione e progresso/un complesso il successo/ con recesso annesso/ depresso da ogni compromesso/ finirà tutto nel cesso/ perché l’ingresso nello show è uno status sottomesso/ e se non ce la farete/ vi umilierete/ farete sere di miseria/ di cui non godrete/ e io me ne fotto delle vostre discoteche/ i vostri free drink/ non placheranno la mia sete/ c’è chi ancora ci crede/ e alla fine non molla/ e i sogni infranti ragazzo/ non li riaggiusti con la colla/ i sogni prefabbricati giù alla prima scossa/ noi abbiamo quelli fatti a mano come i maglioni della nonna
Un altro passo falso/ un altro sogno infranto/ un’altra notte in bianco/ un altro giorno stanco/ Un giorno lontano/ farò un primo passo mosso piano/ vivo fiero i miei sogni sogni fatti a mano/ Un altro passo falso/ un altro sogno infranto/ un’altra notte in bianco/ un altro giorno stanco/ Un giorno lontano/ farò un primo passo mosso piano/ vivo fiero i miei sogni sogni fatti a mano
Sono ubriaco/ non un cuore impavido/ una medaglia ogni livido/ e se dobbiamo sciogliere le camere io/ voglio farlo con l’acido/ casi clinici banditi da banditi psicanalitici/ sogno sti Italici in deficit/ dare la caccia ai politici/ sogno polizia che mi veglia/ non che bagna di sangue la folla/ senza speranze si sfolla/ sogno un sistema che crolla/ sono sogni fatti a mano come quelli di Jack Folla…
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